martedì 9 ottobre 2018

Nicolò Vignatavan - L'ingegneria giuridica militare, civile e dei sistemi edilizi

GIURISPRUDENZA: l'ingegneria giuridica militare, civile e dei sistemi edilizi


Nicolò Vignatavan.



Enunciato:

la Tecnica regia, a mio parere, è l'ingegneria forense, nei settori civile ed edile e nella conoscenza della scienza dei materiali, poichè essa coniuga la tecnica con il diritto, associando l'ingegneria con la giurisprudenza statale e, dunque, esprimendo a pieno il valore del funzionario tecnico (CTP). Nell'età contemporanea, (in particolar modo in Europa), il potere politico è in funzione del potere tecnico-militare e giudiziario (vedasi il Processo di Norimberga): il primo degli ultimi due, in potenza, determina lo sviluppo dell'Essere, mentre il secondo giudica e processa a posteriori gli accadimenti, in ultima istanza.
Questo accade perchè la tecnica si attua come applicazione della potenza scientifica: la capacità economica segue questo fattore di sviluppo e, di conseguenza, la politica si adatta a questi due cardini.
La politica è, a sua volta, in funzione della giurisprudenza, poichè il suo operato è giudicato, a posteriori, da quest'ultima.
Il livello economico, che ha nell'accumulo di denaro il suo centro di gravità, seppur subordinato alla tecnica ed alla giurisprudenza, risulta, a livello passionale, superiore alle prime due, poichè viene messo in gioco lo scenario entro il quale agisce il desiderio umano. Se la passionalità territoriale nella polarità orientale si evidenzia come presenza sulla terra, mentre in quella occidentale come possesso del denaro, allora, la sintesi che contraddistingue lo sfondo europeo risulta essere quella della passionalità territoriale come proprietà di beni materiali ed immobili che hanno nel denaro il loro corrispettivo economico.
Il rapporto essere umano - territorio, a mio parere, è lo sviluppo della forma spaziale della mente umana, e, dunque, implica uno stile della relazione, poichè vi è una dialogicità.

Potere tecnico >= potere giudiziario >= potere economico >= potere politico.

L'ingegneria forense analizza le potenzialità ed i limiti della tecnica, soffermandosi sulla sua attuazione, ma anche sulle cause che precedono il suo operato e sulle finalità che lo seguono.
Essa si interroga sui concetti di bene e giusto associati all'operare tecnico, al rapporto tra schema e parola, tra tecnica e natura, tra movimento della mente e del corpo, tra calcolo e destino.

Se il lavoro, fisicamente, viene inteso come Lavoro = Forza x Spostamento, allora esso, nella vita sociale, non può che essere sviluppato come energia corporea che ogni singolo individuo deve donare alla collettività, in funzione del suo bene e di quello comune. Il lavoro, secondo questa definizione, non può che essere quello sviluppato nelle fabbriche, nelle officine, nei laboratori, od a contatto con il terreno.
Per una finalità energetica, il lavoro ha bisogno, necessariamente, di una Forza iniziale che superi quella di attrito che vincola il possibile spostamento della nostra corporeità: per questo motivo, il lavoro inteso in questi termini è proprio della sfera dell' In-segnamento, di cui ho parlato nell'enunciato precedente.

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